• Université : École doctorale Histoire moderne et contemporaine (Paris ; 1994-....)

Résumé

L’obiettivo di questa tesi di dottorato è quello di studiare la qualità e l’evoluzione delle relazioni che intercorsero tra il duca di Ferrara, Alfonso II d’Este, e la corona di Francia a partire dal ripristino della pace tra Valois e Asburgo con il trattato di Cateau-Cambrésis (2-3 aprile 1559) e nel corso dei vent’anni successivi, fino al 1580. Non si tratta, però, di un’analisi mirante ad approfondire le relazioni tra il ducato di Ferrara e la monarchia francese da un punto di vista strettamente diplomatico. Ho preferito, piuttosto, studiare i legami intercorrenti tra il duca di Ferrara e il regno dei Valois attraverso la rete familiare di cui il primo poteva disporre Oltralpe, grazie all’alleanza matrimoniale stretta tra gli Este e i Guise nel 1548, e che nel 1559 non solo esisteva ancora, ma era pienamente operativa. A partire dal quadro europeo sancito dal trattato di Cateau-Cambrésis, si sono tentante di chiarire le aspirazioni, il livello di autonomia, le oscillazioni e le modalità d’azione che caratterizzarono l’operato della casata degli Este alla luce dei suoi legami con il regno di Francia e dinanzi all’avanzare della preponderanza spagnola. A un approccio su scala internazionale, è stato incrociato uno studio degli effetti sul sistema di equilibrio e competizione esistente tra le corti principesche della penisola italiana, di cui la disputa per la precedenza tra Este e Medici, consumatasi anche alla corte dei Valois, fu uno dei più vividi esempi. Attraverso le relazioni degli Este con la corona di Francia, si è analizzata non solo le connessioni tra queste due entità e la consistenza del potere contrattuale reale del duca di Ferrara, ma anche gli equilibri e le influenze di altre dinastie italiane, come i Savoia e i Medici, nel medesimo conteso. Questo approccio si riflette anche sul corpus documentario su cui si è costruita la tesi, formato prevalentemente dalle corrispondenze degli agenti estensi nel regno di Francia, che sono state incrociate non solo con quelle degli ambasciatori sabaudi, medicei, veneziani e dei nunzi apostolici, ma anche con i carteggi familiari di origine estense e guisarda. Infine, si è trattato di determinare il potere di negoziazione e i margini di iniziativa della casata degli Este, lignaggio alla testa di uno Stato italiano indipendente ma legato da vincoli feudali tanto all’Impero quanto al Papato, dinanzi alla tutela indiretta esercitata dal regno di Spagna sulla penisola italiana e al disordine geopolitico prodotto dalle guerre di religione in Francia.

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